Aggiornamento del Progetto
36. GreenFest
24- 30 aprile 2017
Per il terzo anno consecutivo il progetto LifeMedGreenRoof ha partecipato all’evento Greenfest tenuto a Valletta come parte delle attività del V18. Questa è stata un’opportunità per il progetto di ampliare i contatti con il grande pubblico. Quest’anno lo stand comprendeva una mostra sugli scopi e obiettivi del progetto.
A differenza dei precedenti eventi, quest’anno la festa è durata una settimana.
I partecipanti hanno mostrato grande interesse sul tema dei tetti verdi. Molti di quelli che hanno visitato lo stand hanno poi effettuato una visita al tetto verde dimostrativo presso l’università.
35. Tavola rotonda sulle politiche del tetto verde
7 agosto 2017
Il 7 agosto 2017, il progetto LifeMedGreenRoof ha organizzato una tavola rotonda per la discussione del documento prodotto dal progetto di proposta politica. Alla tavola rotonda sono stati invitati i ministri, i membri del partito dell’opposizione e gli enti governativi.
L’evento è stato inaugurato dal Prof. Alex Torpiano, Preside della Facoltà “Built Environment”, che ha accolto i delegati al seminario e ha fornito una breve descrizione del progetto Life. Successivamente il Project Manager, Antoine Gatt, ha presentato gli obiettivi del progetto e ha descritto alcuni dei risultati già conseguiti. Vince Morris, assistente di project manager, ha relazionato sui potenziali benefici socioeconomici che potrebbero derivare dall’adozione della tecnologia del tetto verde a Malta.
I delegati hanno poi avuto l’opportunità di visitare il Tetto Verde dimostrativo sito presso l’Università. Dopo la visita, il sig. Antoine Gatt ha presentato la proposta politica ai delegati riuniti.
Il Ministro dell’Interno, il dottor Jose Herrera ha elogiato l’opera del progetto e comunicato l’importanza delle città verdi e sostenibili, soprattutto in un momento storico in cui la popolazione cresce di numero e le città si espandono. Il dottor Herrera ha anche ricordato ai delegati che Malta, come nel caso degli altri paesi dell’Unione Europea, si è impegnata a ridurre del 40% le emissioni di carbonio entro il 2030.
Il ministro ha anche affermato, come posizione personale, che i tetti verdi potrebbero svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo. Inoltre, ha dichiarato che gli obiettivi del progetto LifeMedGreenRoof sono in piena sintonia con le intenzioni dell’attuale governo. Il ministro ha quindi proposto di istituire un comitato, composto da accademici e responsabili politici, al fine di promuovere la conoscenza dei tetti verdi e la loro adozione a Malta.
Si è aperta quindi una discussione fra i partecipanti al tavolo.
34. Visita del Ministro dello Sviluppo Sostenibile, dell’ambiente e del cambiamento climatico
6 aprile 2017
Il 6 aprile 2017, a seguito di invito, il Ministro Dr. Hose Herrera ha visitato il progetto LifeMedGreenRoof. La visita è iniziata con un’introduzione del Prof. Torpiano, preside di facoltà. È seguita poi una presentazione delle attività del progetto da parte del project manager Antoine Gatt e dal suo assistente, Vince Morris.
E’seguita una visita al tetto dimostrativo sito presso l’Università e la presentazione da parte di Antoine Gatt del documento di proposta politica per lo sviluppo dei tetti verdi a Malta.
A seguito di una breve discussione, il Ministro si è dichiarato molto interessato al tema dei tetti verdi, promuovendo ulteriori tavoli di discussione.
33. Visita del Ministro dell’Istruzione
17 marzo 2017
Per aumentare la conoscenza sui potenziali benefici che i tetti verdi possono offrire alla comunità, il progetto LifeMedGreenRoof ha ospitato il Ministro Evarist Bartolo per una visita al tetto verde dimostrativo sito presso l’Università di Malta. Il Ministro è stato accolto dal Preside della Facoltà “Built Environment”, Prof. Alex Torpiano, dall’architetto paesaggista Antoine Gatt, responsabile del progetto Life, e dal suo assistente, architetto paesaggista Vince Morris. Il ministro è stato accompagnato dai membri della “Fondazione per le Scuole del Domani” e dall’ufficio del segretario permanente. Durante la visita sono state illustrate le attività del progetto e si sono discussi i temi riguardanti le opportunità che tale tecnologia può offrire anche nel settore dell’istruzione.
Il ministro si è mostrato interessato alle attività del progetto e al tetto verde dimostrativo, in particolare al potenziale che tale tecnologia può rappresentare anche nel settore dell’istruzione. Ha inoltre commentato come, causa l’incremento dell’urbanizzazione, ai bambini oggigiorno non sia più possibile vivere vicino alla natura ed apprezzarne le bellezze. I tetti verdi potrebbero essere strumento importante per riavvicinare i bambini agli aspetti della natura.
32. L’Arcivescovo in vista al progetto
15 Febbraio 2017
L’arcivescovo di Malta Mons. Charles Scicluna ha visitato il progetto LifeMedGreenRoof, dato che lo scopo del progetto è anche quello di rendere coscienti i responsabili politici e altri enti influenti sulla necessità di introdurre infrastrutture verdi nelle aree urbane. Tali enti (quali la Chiesa) e organismi dovranno essere di esempio al fine di aiutare lo sviluppo di queste infrastrutture nelle aree urbane.
L’arcivescovo si è detto entusiasta dell’idea dei tetti verdi. Ha riconosciuto i vantaggi che tale tecnologia può avere sull’ambiente e sulle persone. La Chiesa ritiene che i danni dell’ambiente naturale dovuti all’urbanizzazione e all’attività umana siano sempre più gravi, così come risulta dall’Enciclica di Papa Francesco del 2015 “Laudato sì”, dove si raccomanda la “cura per la nostra casa comune, essendo la natura una creazione di Dio e un patrimonio che gli esseri umani sono tenuti a proteggere “.
“La natura offre agli esseri umani un ecosistema che è fondamentale la sopravvivenza della razza umana. L’uomo non solo deve proteggere la natura per la sua sopravvivenza, ma è anche moralmente obbligato a proteggerla per il proprio valore intrinseco “.
L’Arcivescovo è stato accolto dal Preside della Facoltà, il Professore Alex Torpiano. La visita ha visto un’iniziale presentazione delle attività del progetto da parte del responsabile (Antoine Gatt), seguita da un breve intervento dell’Arcivescovo e una discussione informale sulle questioni relative al tema. All’evento erano presenti anche membri del personale della Facoltà delle Costruzioni e della Facoltà di Teologia. E’ seguita una visita al tetto verde dimostrativo. L’Arcivescovo si è rivelato un vero esperto in materia e ha apprezzato l’uso delle piante locali e gli effetti della natura sul benessere e sulla qualità della vita.
L’Arcivescovo è stato accompagnato da membri della Commissione Ambiente della Chiesa.
31. Visita a progetto Life in Polonia (RadomKlima – LIFE14CCA/PL/000101)
31 Gennaio – 2 febbraio 2017
Tra il 31 gennaio e il 2 febbraio 2017 i membri del progetto LifeMedGreenRoof hanno visitato il progetto RadomKlima LIFE in Radom, Polonia. L’obiettivo generale di questo progetto è quello di far si che la città di Radom sia in grado di affrontare i cambiamenti climatici in atto, costruendo infrastrutture dimostrative (verdi e blu) per la gestione dei flussi estremi dei corsi di acqua e il controllo delle alluvioni. Ciò deve essere raggiunto ripristinando e creando aree di ritenzione multiuso, includendo l’infrastruttura verde e creando habitat per la biodiversità. Il progetto ha anche lo scopo di ripristinare naturalmente il fiume del città, al fine di ripristinarne la capacità naturale di ritenzione.
Rappresentanti dell’Università di Malta, Fondazione Minoprio e Minoprio Analisi e Certificazione hanno partecipato a una riunione composta dai vari partner del progetto. Il Project manager per il progetto LifeMedGreenRoof ha presentato una presentazione sul progetto in atto a Malta e in Italia. Dopo la riunione, i membri del progetto LifeMedGreenRoof hanno potuto visitare i siti di Radom che saranno oggetto degli interventi previsti dal progetto RadomKlima.
La visita a Radom è stata di carattere informativa e il rappresentanti del progetto LifeMedGreenRoof sono stati accolti calorosamente dai rappresentanti del progetto polacco e dal Sindaco del comune di Radom.
Il giorno successivo è stato possibile visitare il tetto verde presente sopra la biblioteca dell’Università di Varsavia. Anche se il tetto era coperto di neve, si è potuto percepire la bellezza del giardino realizzato e di come questi interventi contribuiscano a migliorare il paesaggio e a favorire la fauna. La visita è proseguita poi presso il museo dell’Università di Varsavia.
Si ringrazia il Comune di Radom e soprattutto i coordinatori del progetto RadomKlima, Katarzyna Jankowska e la signora Kinga Lewicka per l’organizzazione dell’incontro, Michal Zdybiewski per la visita ai siti di Radom, Adriana Slodka e all’autista per la loro disponibilità. I rappresentanti del progetto RadomKlima saranno ospitati in Malta in occasione del seminario conclusivo del progetto LifeMedGreenRoof.
30. Partecipazione al Seminario ‘Water Problems and Solutions- A Comprehensive Approach’
24 Gennaio 2017
Il progetto LifeMedGreenRoof è stato invitato a effettuare una presentazione durante un seminario di mezza giornata organizzato dal Cleaner Technology Centre e dal European Youth Parliament for Water, in collaborazione con il World Water Assessment Program UNESCO e l’Agenzia per l’energia e l’acqua.
Durante questo seminario, che aveva per tema “Acqua: Problemi e Soluzioni – Un approccio globale”, gli esperti hanno esaminato la questione di “New Water”, “Nature Based Solutions” e “Water and Jobs – Economics of Water”.
Il seminario è stato presentato dal Prof. Dr. Uhlenbrook, coordinatore del Programma per la valutazione dell’acqua delle Nazioni Unite (WWAP) e direttore dell’Ufficio Programmi sulla valutazione globale dell’acqua. L’esito di questo seminario servirà da piattaforma per future collaborazioni tra Malta e il WWAP.
Il seminario si è svolto martedì 24 gennaio 2017 presso la Aula Magna, alla Valletta
29. Il Ministro Joe Mizzi visita il LifeMedGreenRoof Project presso l’Università di Malta
20 Gennaio 2017
Il ministro dei Trasporti Joe Mizzi ha recentemente visitato il progetto LifeMedGreenRoof presso la Facoltà di “Built Environmental” presso l’Università di Malta. Il Ministro è stato accolto dal professor Alex Torpiano, Direttore della Facoltà, dal Project Manager, Antoine Gatt e dall’architetto paesaggista Vince Morris.
Il progetto in corso dal 2013 è parzialmente finanziato dall’UE nell’ambito del programma LIFE +. Lo scopo del progetto è quello di creare uno studio sulla tecnologia dei tetti verdi a Malta e di dimostrarne i vantaggi. I tetti verdi sono un elemento aggiuntivo importante per una zona urbana sostenibile. Sono definiti tetti verdi quei tetti, o altre strutture analoghe, che hanno uno strato di impermeabilizzazione e un substrato con vegetazione che si diffonde sulla superficie, parzialmente o totalmente. Sono inoltre utilizzati diversi strati intermedi per eliminare la possibilità di danneggiare l’impermeabilizzazione e l’edificio sottostante e permettere il funzionamento del sistema.
La Facoltà “Built Environment” ha realizzato un Tetto Verde dimostrativo aperto al pubblico durante le ore d’ufficio. Il progetto mira a dimostrare che i tetti verdi possono essere costruiti salvaguardando l’impermeabilizzazione degli edifici, garantendo inoltre ulteriori benefici e vantaggi.
I tetti verdi sono molto popolari in vari paesi. Esse sono talvolta incentivate dai governi in quanto non solo offrono vantaggi al proprietario del tetto in termini di isolamento termico, creazione di spazio fruibili, incremento del valore della proprietà, ma offrono vantaggi anche alla società, quali ad esempio il contributo a mitigare il fenomeno degli allagamenti urbani e a fornire habitat adeguati per la fauna (impollinatori), creando nel contempo viste piacevoli.
Il ministro Mizzi ha sottolineato che tali progetti dovrebbero essere incoraggiati non solo per il loro appeal visivo ma soprattutto per il loro beneficio nel migliorare la qualità della vita urbana e la sostenibilità delle città.
Nell’ambito dei risultati del progetto, l’Autorità di Malta che vigila sulla Concorrenza in difesa dei Consumatori Consumazione dei Consumatori (Malta Competition and Consumer Affairs Authority ) ha recentemente emesso la prima bozza di uno Standard per Malta sui tetti verdi, nell’ambito di un processo di consultazione pubblica. Lo standard sarà un documento di riferimento per la costruzione e gestione dei tetti verdi, limitando errori che potrebbero danneggiare gli edifici, screditando il settore.
L’Università di Malta è leader del progetto LifeMedGreenRoof, con partner rappresentati da MCCAA, Fondazione Minoprio e Minoprio Analisi e Certificazioni.
28. Manifestazione FEE 2017
12 e 13 Gennaio 2017
Il progetto LifeMedGreenRoof ha partecipato alla manifestazione della Fondazione per l’Educazione Ambientale (FEE) per aiutare a diffondere ai bambini e gli insegnanti della scuola informazioni sui benefici prodotti dai tetti verdi. La Fondazione per l’Educazione Ambientale è la più grande rete globale che coinvolge 73 paesi in tutto il mondo. I suoi programmi rappresentano un elemento assoluto dell’Educazione per lo Sviluppo Sostenibile e l’Educazione Ambientale. Lo scopo della FEE, attraverso questi programmi, è quello aiutare ovunque le persone a vivere in modo sostenibile ed ecologico.
Visto il suo crescente coinvolgimento nell’Educazione per lo Sviluppo Sostenibile, invece di organizzare seminari, quest’anno “Nature Trust Malta” ha scelto di invitare le scuole alla Manifestazione FEE. L’evento è durato tre giorni ed ha visto diverse bancarelle espositive e sessioni pianificate per studenti e insegnanti.
Lo stand del Project LifeMedGreenRoof è stato esposto per 2 giorni. Gli insegnanti e i gruppi di studenti hanno visitato lo stand e hanno mostrato un grande interesse per il nostro progetto. Il ministro dell’Istruzione, che ha offerto dei premi alle scuole che hanno partecipato a varie attività ambientali durante tutto l’anno scolastico, ha incontrato il rappresentante del progetto LifeMedGreenRoof, il dott. Vince Morris, discutendo di tetti verdi e scuola.
Il ministro visiterà il progetto LifeMedGreenRoof all’Università di Malta nel marzo 2017.
27. Consultazione pubblica per la stesura della normativa sugli standard per Tetti Verdi a Malta
11 gennaio 2017
Mercoledì 11 gennaio la Direzione per lo Standard, Malta Competition and Consumer Affairs Authority (MCCAA),partner del progetto LifeMedGreenRoof, ha lanciato un workshop per la consultazione pubblica sulla proposta di norma nazionale per tetti verdi.
A seguito della strategia UE 2020, che mira a ridurre il fabbisogno di energia di almeno il 20% entro il 2020, il piano per l’efficienza energetica della Commissione del 2011, ha rilevato che il potenziale risposrmio energetico possibile è relativo ai consumi degli edifici. Il piano si focalizza sui meccanismi per ridurre il fabbisogno energetico di edifici esistenti, in particolare, quelli pubblici e il ruolo trainante dei progetti di divulgazione delle misure di efficientamento energetico.
Molti paesi incoraggiano la diffusione di tetti verdi, perché offrono una serie di vantaggi in riferimento alla qualità della vita urbana. I tetti verdi sono considerati uno strumento importante per creare città sostenibili. Purtroppo, in tetti verdi Malta non si sono ancora sviluppati.
Il progetto LifeMedGreenRoof mira a comprendere meglio le prestazioni delle Tetti verdi nel contesto locale e per dimostrarne i vantaggi per favorire la loro diffusione.
Il ruolo del MCCAA in questo progetto è quello di redigere la normativa dello standard per Malta sulla base dei risultati ottenuti dalla ricerca in corso presso l’Università di Malta, capofila e promotore del progetto. Il progetto ha finora identificato un elenco di flora locale da impiegare sui tetti, ha confermato che i tetti verdi migliorano l’isolamento termico degli edifici e riducono il run off e di conseguenza mitigano le inondazioni. Essi forniscono anche importanti habitat e sostegno per la fauna selvatica, benefici ecosistemici e paesaggistici.
A seguito del precedente workshop di maggio 2016 che ha iniziato il processo di redazione della norma nazionale, è stato costituito un comitato tecnico composto da vari soggetti interessati ed è stato seguito da una serie di incontri tecnici (14)svolti nel corso degli ultimi 6 mesi.
Con il workshop di gennaio 2017 si è avviata la consultazione pubblica sulla bozza di norma. Nel corso del workshop, i membri del comitato tecnico hanno spiegato i vantaggi di tetti verdi e i dettagli tecnici di costruzione e il mantenimento di tetti verdi a Malta.
La la bozza dello standard è disponibile gratuitamente dal sito MCCAA (http://www.mccaa.org.mt/en/development-of-standards) e dalla pagina facebook. MCCAA raccoglierà i commenti pervenuti fino al 3 marzo 2017 che saranno presi in considerazione prima della redazione finale della normativa. Lo standard finale sarà annunciato in occasione di un evento pubblico nei prossimi mesi.
Per ulteriori informazioni sul progetto LifeMedGreenRoof, visitare il sito web www.lifemedgreenroof.org o trovare la pagina facebook del progetto Lifemedgreenroof. Il progetto è in parte finanziato dall’UE attraverso LIFE +, lo strumento finanziario dell’UE a sostegno di progetti ambientali. I partner del progetto sono due istituzioni maltesi (L’Università di Malta e MCCAA), e due italiani (Minoprio Analisi e Certificazioni e Fondazione Minoprio).
vedi la galleria Workshop MCCAA Green Roof standard
26. Inaugurazione del tetto verde dell’Università di Malta
25 Maggio 2016
Il tetto verde presso l’Università di Malta è stato finalmente inaugurato. Questo è un grande momento in quanto finalizza tutto il duro lavoro svolto nel corso degli ultimi due anni e mezzo.
La cerimonia è stata inaugurata dal Preside della Facoltà per l’Ambiente Costruito. Presenti all’inaugurazione sono stati pure i rappresentanti dei partner italiani con i responsabili Dott. Massimo Valagussa, Dott. Alberto Tosca, i membri del personale della Facoltà, e le direzioni delle altre facoltà universitarie, i membri del networking partner e entità collegate, nonché i responsabili geografici dell’Unione europea e il gruppo di controllo esterno.
La creazione del tetto verde dimostrativo (il primo del suo genere a Malta) è un importante passo avanti per la diffusione di questa tecnologia ambientale a Malta. Mostrando come è fatto un tetto verde e come le piante possano sopravvivere in un ambiente estemo, si offre l’opportunità di sviluppare ulteriori sperimentazioni e test di questa tecnologia nel contesto locale. Il tetto verde dimostrativo svolge infatti i compiti di un laboratorio a cielo aperto per docenti e studenti impegnati nella ricerca e nel contempo una parte è aperta al pubblico per diffonderne la conoscenza. Quest’ultima sarà accessibile a coloro che fossero interessati che potranno frequentarla dal Lunedi al Venerdì in orario d’ufficio tutto l’anno. Invitiamo quindi tutti quanti a visitare questo giardino. Se poi qualcuno volesse approfondire gli aspetti tecnici ed ambientali non esitate a contattarci al lifemedgreenroof@um.edu.mt.
25. Ispezione
25 maggio 2016
Oggi, presso l’Università di Malta abbiamo ricevuto l’ispezione del comitato di controllo del progetto composto dal ispettore tecnico UE, Mr Alexis Tsalas, dalla ispettrice finanziaria Ms Merle Lehtveer e dalla Ms Chiara Caccamo, monitor esterno dedicato al progetto.
L’ incontro avvenuto presso la sede beneficiario incaricato del coordinamento a Malta -Università di Malta, Facoltà per l’ambiente costruito – Msida aveva come agenda:
9: 30-9: 45 responsabili geografici e arrivo tecnica del monitor presso l’ufficio del CB a Msida. Benvenuti ai partecipanti e presentazione dei partner.
9: 45-13: 00 due sessioni parallele:
Sessione tecnica (funzionario tecnico e monitoraggio tecnico)
• Panoramica del progetto: obiettivi, azioni, stato di avanzamento (UoM)
• Descrizione delle attività realizzate azione per azione (compresa la divulgazione)
• Prospettive, problemi critici (UoM)
• Discussione di eventuali problemi tecnici emergenti durante l’incontro
• Discussione delle questioni sollevate nelle lettere della Commissione del 2015/09/03 e 2015/10/07
sessione finanziaria (desk officer finanziaria)
• Breve introduzione, lo stato di spese del progetto (UoM)
• Controllo del sistema di contabilità
• Esame della documentazione finanziaria
• Discussione delle eventuali questioni finanziarie emergenti durante l’incontro
• Discussione delle questioni sollevate nelle lettere della Commissione del 2015/09/03 e 2015/10/07
14: 00-17: 00 Continuazione della sessione tecnica e visita al tetto verde installato sul
tetto della Facoltà per l’Ambiente Costruito (tecnico responsabili e Monitor tecnica).
17:00 Fine della visita.
Dalle 19:00 Inaugurazione ufficiale del tetto verde dimostrativo.
Per l’incontro i rappresentanti dei partner del progetto Dott. Massimo Valagussa, Dott. Alberto Tosca e il responsabile del progetto Architetto Paesaggista Antoine Gatt hanno presentato il lavoro svolto finora evidenziando gli aspetti affrontati e i risultati conseguiti.
Nonostante alcune difficoltà tecniche con la presentazione (i computer sembrano sempre lasciare a spasso nei momenti cruciali!), l’incontro è andato bene.
Gli ispettori sono stati poi invitati all’inaugurazione del tetto verde.
24. Valletta 2018 Green festival6
6-8 maggio 2016, 2016
Proprio come l’anno scorso, il progetto LifeMedGreenRoof è stato invitato a partecipare a lungo evento del week end anche quest’anno: la Pjazza San Gorg è stata trasformata in un immenso tappeto floreale. Questa manifestazione è molto popolare sia tra i residenti e stranieri.
Abbiamo così avuto ancora una volta l’opprtunità di esporre il nostro progetto al largo pubblico e illustrare i vantaggi dei tetti verdi. Il nostro allestimento ha attratto grande interesse tra i visitatori della piazza. Il modello esposto seppure di piccole dimensioni si è rivelato determinante nel far comprendere la struttura di un tetto verde. La notizia del teto verde presente in Università ha attirato l’interesse di un numero di individui che visitano il tetto verde nei giorni successivi all’evento.
Nonostante il tempo sfavorevole soprattutto per il fortye vento che ha danneggiato persino la bandiera che avevamo fissata al nostro stand i visitatori non si sono impauriti e hanno comunque frequentato lo stand. Siamo stati particolarmente soddisfatti per l’interesse dimostrato dal pubblico.
23. Aggiornamento dei lavori presso l’Università di Malta
Aprile 2016
E ‘stato un inverno molto secco, il più secco a memoria d’uomo, apparentemente (www.timesofmalta.com/…/worst-winter-drought-in-half-a-century-unless…Feb 29, 2016). E ‘stato anche particolarmente ventoso, che non è certo ideale per le piante. Tuttavia, nonostante questi ostacoli, il tetto verde a Malta è stato installato e per la maggior parte è stato piantatumato. Il processo di costruzione è andato liscio come ci si previsto. (Fare riferimento alla galleria di immagini e fare riferimento alla nostra pagina di Facebook).
Come lo scorso anno, l’irrigazione è stata fermata tra ottobre e l’inizio di aprile. Le piante hanno sofferto lo stress, ma le perdite sono state minime. Le specie che ha sofferto maggiormente la siccità è stata la Coronilla valentina (Shrubby Corona veccia), come previsto dato che questa pianta ama un po’ di umidità in più rispetto alle altre specie. Lavandula multifidi (lavanda egiziano) non ha fiorito abbondantemente e c’è stato qualche die-back delle foglie più basse. Uno o due esemplari del Thymbra capitata (Wild timo) sono morti. Lobularia maritima (Sweet Alison) non è cresciuta tanto quanto in genere farebbe. Nonostante il resto delle piante non sia morto, tutte hanno mostrato segni di stress.
Dall’inizio di aprile, l’irrigazione ha iniziato ancora una volta con 1,5 lt di acqua per pianta a settimana. Le piante hanno mostrato segnali di ripresa. Cheirolophus crassifolius (Maltese rock-centaury) sta sviluppando molte gemme a fiore. Il graecum Phagnalon (phaganlon Orientale), che è andato in letargo sta ormai crescendo con l’emissione di nuove foglie e fiori.
Per il completamento della costruzione del tetto verde dimostrativo sul tetto della Facoltà dell’Ambiente Costruito, vari lavori sono state effettuati compresa l’installazione di un sistema di irrigazione. Questo ci darà un maggiore controllo sulla quantità di acqua fornita settimanalmente ad ogni pianta. Una stazione meteo è monitora le condizioni climatiche locali insieme a vari sensori ambientali per verificare gli aspetti legati agli scambi di calòore dell’edificio e la gestione delle piogge. Tutto ciò di cui ora abbiamo bisogno è un po ‘di pioggia !! Il vero vantaggio di tetti verdi in termini di isolamento termico sarà più evidente nei mesi estivi, quando la temperatura dell’aria sale e l’iiraggiamento è massimo.
Il tetto verde è attivo e funzionante e visitatori sono più che benvenuti. Da quelli che già sono venuti a trovarci abbiamo avuto domande sulla tecnologia applicata.
22. Estensione della zona di monitoraggio in Italia
Febbraio 2016
I siti di raccolta dati dei tetti verdi del progetto sono stati estesi al tetto sperimentale del Politecnico di Milano così da comparare quelli raccolti a Minoprio con una realtà metropolitana come Milano.
Da molti anni, il Prof. Matteo Fiori e il suo collaboratore il Dr. Ing. Riccardo Paolini stanno lavorando sul monitoraggio dei parametri ambientali dei tetti verdi. Matteo è il ‘padre’ della linea guida italiana UNI EN 11235 per la costruzione dei tetti verdi. Per accumulare una maggiore massa di dati, ma comparabili quanto più possibile, il substrato di una parcella da 42 metri quadrati è stato sostituito con quello in uso a Minoprio. Pure la vegetazione è stata sostituita con quella utilizzata a Minoprio e disposta nello stesso modo. La parcella è stata equipaggiata con le sonde di monitoraggio delle temperature già in loco, ma si è aggiunta la sonda IR per controllare anche la temperatura della vegetazione.
A partire dalla primavera 2016 saranno quindi monitorati i due siti.
21. Ricerca in corso presso Minoprio Analisi e Certificazioni Srl ( MAC), Italia
Dicembre 2015
MAC sta testando diversi tipi di biochar al fine di utilizzarli come componente dei substrati di coltura. Inoltre MAC sta conducendo test con una camera di pioggia per determinare il coefficiente di deflusso del sistema di tetto verde realizzato dal progetto.
Attualmente, i diversi sistemi utilizzati nel tetto verde italiane sono in fase di sperimentazione. Questi test saranno effettuati sul sistema tetto verde costruito a Malta.
Nel bacino della camera di pioggia i sistemi di copertura verde adottati sono riprodotti fedelmente in termini di stratificazione e spessore. Il sistema viene quindi saturato e dopo 24 ore si simula una pioggia di intensità costante e sostenuta viene applicata (27lts / m2 in 15 minuti pari a 108 mm / h di di pioggia).
La pioggia viene ripetuta per 3 volte in un gorno. In questo modo il coefficiente di deflusso (quantità di acqua scaricata in 15 minuti / quantità di pioggia in 15 minuti) è calcolato come valore medio di 3 repliche.
Il monitoraggio continuo oltre i 15 minuti di precipitazione simulata determina (a) il ritardo in termini di tempo di deflusso dell’acqua, (b) l’acqua trattenuta dal sistema e (c) il coefficiente di deflusso (definito come rapporto tra la portata massima tasso per unità di superficie osservata durante la prova e l’intensità di precipitazione usato per effettuare il test).
20. Seminario di metà progetto alla Fondazione Minoprio
12 Novembre 2015
Il 12 novembre 2015 il seminario di metà progetto ‘I Tetti Verdi nell’Ambiente Mediterraneo’ è stato tenuto presso Villa Raimondi della
Fondazione Minoprio. Hanno frequentato il seminario più di 150 parteciopanti dei 180 iscritti e quasi 100 studenti dei corsi tenuti a Minoprio e quelli del master coordinato dal Politecnico di Milano. Oltre alle relazioni più strettamente legate al progetto (descrizione e risultati come la visita al tetto verde, i substrati e le specie selezionate) il semianrio ha coperto le problematiche del clima
urbano e delle sue relazioni con i tetti verdi, la biodiversità riscontrabile nei suobstrati, la gestione in riferimento anche alle malerbe, la percezione dei tetti verdi da parte del vasto pubblico, l’idrologia e il monitoraggio dei parametri degli edifici. I feedback ricevuti (scritti e orali) hanno riportato un ampio apprezzamento dei lavori svolti e degli interventi dei relatori di caratura
internazionale che hanno portato nuove prospettive alla tematica.
Durante la preparazione del convegno sono stati tenuti anche contatti con la ditta Agrifutur, una compagnia italiana nel campo
delle tecnologie microbiche in agricoltura e partner di un progetto FP7 “GrabGas”che si occuoa
dell’abbattimento del contenuto di VOCs nelle emissioni gassose industriali tramite il loro
passaggio nei substrati dei tetti verdi dove vengono decomposti dalla microflora della rizosfera.
(fate riferimento alle immagini nella scheda Galleria)
Per vedere le presentazioni cliccha qua< e scorrere alla sezzioneSEMINARIO “I tetti verdi nell’ambiente Mediterraneo 12 Novembre 2015”
19. La construzione del tetto verde presso l’Universita di Malta
Novembre 2015
Dopo mesi di procedure amministrative, i lavori sul tetto verde presso l’Università di Malta sono iniziati. Il ritardo è dovuto alle lunghe procedure dei bandi di acquisto e un appello per una assegnazione effettuata. Nonostante questa battuta d’arresto abbia influenzato il progresso dei lavori, non avrà conseguenze sui risultati o sulle altre azioni del progetto.
I lavori sono iniziati sul tetto verde superiore che sarà utilizzato come laboratorio per la ricerca futura sui tetti verdi da parte del personale dell’Università e degli studenti. Quelli sul tetto verde in basso seguiranno presto.
Finore le opere hanno riguardato la sostituzione della membrana impermeabile, e la costruzione di una serie di parcelle di prova che saranno poi riempiti di substrato. Questo tetto sarà utilizzato per testare la capacità di mitigazione delle alluvioni di tetti verdi a Malta e le loro proprietà isolanti.
Le immagini della costruzione del tetto verde a Malta sono stati caricati nella galleria fotografica su questo sito web.
18. Una volontaria al Pregetto LifeMedGreenRoof, Malta
Novembre 2015
Durante l’ultima settimana di novembre siamo stati molto lieti di accogliere la volontaria, Cerys Lowery che è arrivata per accudire alle nostre piante sul tetto e nelle aiuole all’ingresso della Facoltà. Benchè il suo nome suggerisca che Cerys sia nativa del Galles, lei in realtà è originaria di Cheltenham, in Inghilterra. A quanto pare il suo nome deriva dalla sua nonna gallese.
A seguito il M.Sc. in Ecologia acquisito lo scorso anno presso la St Andrew University, in Scozia, Cerys ha deciso di lavorare come volontario per la Fondazione Gaia qui a Malta. Nel sito della Fondazione, che prende il nome dalla mitologica Terra Madre, si spiega:
“La missione della Fondazione Gaia si basa sull’interconnessione di tutte le cose con la vita sulla terra, e riguarda il lavoro a favore dell’armonia e della giustizia sociale e ambientale per tutte le creature. Gli esseri umani sono quindi inclusi nell’equazione. Gaia non è quindi solo una organizzazione ecologica, ma un’ organizzazione “tutta la Terra”.
(Http://www.projectgaia.org/index.php/about-us)
Il team del progetto LifeMedGreenRoof ha visitato la Fondazione Gaia in una serie di occasioni acquistato acquistando anche alcune piante autoctone del vivaio. Siamo lieti che Cerys ha deciso di trascorrere due giorni della sua vacanza al lavoro con noi, dopo averci visitato con i suoi colleghi qualche giorno prima.
17. La construzione del tetto verde alla Fondazione Minoprio, Italia
Novembre 2015
Nell’estate del 2015 il tetto verde è stato completato. L’edificio di servizio alle serre didattiche è
stato infatti innalzato per costruire delle aule e il suo tetto è stato inerbito per dimostrare la fattibilità
e l’efficacia di queste coperture. In luglio dopo la pulizia del manto impermeabilizzante antiradice ,
sono stati posati gli strati protettivi, drenanti e filtranti dopo il posizionamento di due sonde
termiche, una a monitoraggio della superficie a verde, l’altra a monitoraggio di quella tradizionale
di riferimento. Successivamente 4 tipi si substrato sono stati posizionati in 5 parcelloni (il sesto è il
controllo). Nella parcella 1 e 2 si è mantenuto lo stesso substrato (MAC 7) caratterizzato
dall’utilizzo di biochar in sostituzione della tradizionale torba. Il plot 1 sarà seguito per l’evoluzione
della flora infestante mentre il 2 sarà l’area completamente monitorata. Il substrato del plot 3 e 4 è
senza il biochar e costituito invece da torba oppure fibbra di cocco, mentre l’ultimo plot è stato
allestito con un substrato commerciale contenente biochar.
A metà luglio dopo aver istallato l’impianto di irrigazione, le parcelle sono state trapiantate utilizzando lo stesso sesto d’impianto e un allestimento di tipo ornamentale. Le specie selezionate sono state: Dianthus carthusianorum, Dianthus gratianopolitanus, Potentilla neumonniana, Cerastium biesbennii, Thymus serpyllum. Negli spazi fra pianta e pianta talee di foglia si Sedum album sono state seminate per aumentare la copertura e mantenere la funzionalità del tetto anche in periodi di siccità estrema.
In agosto i sensori di temperatura sono stati posti nel terreno, sotto al tetto e sul soffitto degli
ambienti immediatamente sotto le due aree monitorate. Sul soffitto sono pure state poste due sonde
di flusso termico. A datalogger immagazzina i dati sia dalla stazione meteo e dai sensori.
(fate riferimento alle immagini nella scheda Galleria)
16. L’incontro con Monitor di progetto
12 Giugno 2015
Il 12 giugno 2015 la riunione di un monitor si è tenuto presso la sede LifeMedGreenRoof all’Università di Malta. Il monitor è un rappresentante dell’Unione europea LIFE + il cui ruolo è quello di valutare la gestione del progetto per assicurarsi che stia procedendo come pianificato.
Gli incontri del monitor sono condotte su base annuale, con lo scopo di valutare lo stato di avanzamento del progetto e verificare che tutte le procedure siano effettuate in modo appropriato. Sia l’amministrazione e gli aspetti tecnici del progetto sono stati approfonditamente esaminati.
I partner del progetto erano presenti per l’incontro con il monitor. Il monitor ha anche visitato le prove in corso sul tetto della Facoltà per l’Ambiente Costruito.
La valutazione dal monitor è stata positiva ed incoraggiante.
MEETING MONITOR
Data: 12 giugno 2015
Luogo: Università di Malta, Facoltà dell’Ambiente Costruito
Progetto ufficio di sostegno, Centro regionale per gli affari, UM
0930hrs Incontro con il monitor presso la facoltà
Incontro con i membri tecnici del progetto (partner del progetto) per rivedere le procedure, i risultati e l’avanzamento del progetto.
Alle 1200 pranzo
1330hrs Incontro con la Facoltà di Dean
Dalle 1400 Incontro con Project Support Office per discutere
procedure finanziarie / amministrative
Alle 1600 conclusioni
15. Partners’ meeting
June 10th – 11th 2015
Tra il 10 e il 11 giugno 2015 si è tenuto presso l’Università di Malta una riunione dei partner di progetto. I responsabili della Fondazzione Minoprio e di Minoprio Analisi e Certificazioni erano presenti insieme ai membri dell ‘Università di Malta. I temi discussi hanno riguardato il monitoraggio dei tetti verdi dimostrativi, il netorking con le varie istituzioni che si occupano di tetti verdi, l’aggiornamento del sito web e il progresso dei test in corso presso l’Università di Malta.
E’ stata svolta una visita ad una scuola locale per valutare il metodo di monitoraggio adottato del coefficiente di scarico.
Lagenda dell’incontro è stata:
MEETING PARTNERS:
Data: 10-11 giugno 2015
Luogo: Università di Malta, Facoltà dell’Ambiente Costruito
Orario / Agenda
Mercoledì 10 Giugno
13.30hrs Raccogliere ospiti dall’aeroporto e procedere a hotel
14.30hrs Procedere alla UM
Punti all’ordine del giorno:
• test trials
• seminario intermedio
• Networking
• Altre questioni
Giovedi 11 giugno
09.00
Punti all’ordine del giorno:
• Incontro con il monitor del progetto
• Dispositivi di monitoraggio
• Comunicato stampa intermedio
• Sito Web / Rapporto mensile
• Altre questioni
14. Il test effettuato sul tetto
June 8, 2015
Ad oggi, il test effettuato sul tetto della Facoltà per l’Ambiente Costruito presso l’Università di Malta, sta procedendo bene. Abbiamo avuto un paio di piccoli problemi che sono stati / sono in corso di soluzione. Due specie hanno mostrato segni di stress e decolorazione delle foglie. Le specie in questione sono state trattate con un fertilizzante minerale per cui le piante hanno reagito positivamente. Non ci piace l’uso di fertilizzanti o di altri prodotti agrochimici tuttavia è spesso necessario per evitare problemi ricorrenti.
Due dei ragworts Silvery (Senecio bicolor) sono state infestate dalla cocciniglia mostrando segni di stress. Abbiamo già sperimentato problemi simili con afidi nella salvia di Gerusalemme (Phlomis fruticosa), tuttavia grazie al clima invernale e alla lotta biologica, gli afidi sono stati controllati e l’impianto recuperato bene. A causa del caldo che spesso porta a stress idrico, abbiamo intenzione di trattare il Senecio bicolor con acqua e sapone, che dovrebbe controllare l’invasione dei parassiti. Non intendiamo usare pesticidi per controllare i parassiti di insetto a causa della grande quantità di insetti utili, che visitano i banchi di prova su base regolare. Varie specie di api, vespe, farfalle, ragni ecc sono stati rilevati e fotografati sui banchi di prova. Abbiamo anche osservato una serie di coccinelle e loro ninfe che si nutrono di afidi infestanti il Sedum sediforme.
Dalla fine della stagione delle piogge, le piante sono irrigate 3 volte a settimana. Fate riferimento alla galleria fotografica e la nostra pagina di Facebook per visualizzare le attività.
13. Mostra V18 Greenfest
29th-31st May 2015
Tra il 29 e il 31 maggio 2015, abbiamo partecipato ad una mostra al Piazza San Gorg a La Valletta come parte dell’attività V18 GreenFest . Diversi altri progetti e iniziative hanno esposto i loro lavori tra cui un altro progetto LIFE + , LifeSavingBuskett . Il pubblico, sia locale che straniero, si è dimostrato interessato al nostro progetto. L’attività è stata illustrata da un membro del progetto. Immagini legate a questa attività si trovano ora nella galleria di immagini del sito e nella nostra pagina di facebook .
Già nel mese di gennaio la stessa mostra è stata allestita presso il Museo Nazionale di Storia Naturale di Mdina
12. Stato di avanzamento
Il feedback per la relazione presentata entro la fine di gennaio 2015 è stato ricevuto ed è positivo. Tuttavia, alcuni suggerimenti sono stati recepiti per migliorare la qualità con la sua ripresentazione nell’ambito della relazione intermedia di giugno 2016 .
11. Bando
Marzo 11, 2015
Il bando per la costruzione del tetto verde manifestazione è stato pubblicato il 24 Febbraio 2015 e si può accedere seguendo questo link
Il numero di riferimento dell’offerta è UM1871 . Il termine ultimo per le offerte del bando: 1 Aprile 2015
10. Analisi ed altre attività
Febbrraio 11, 2015
E ‘stato un periodo di quiete per il progetto LifeMedGreenRoof almeno in termini di piante e substrati di coltura in fase di test. Le piante mostrano ancora adattamento al clima, anche se qualche danno è stato osservato a causa della grandine che abbiamo avuto questo inverno. Tuttavia la temperatura fredda e venti forti non sembrano aver avuto conseguenze sullo sviluppo delle piante. Stiamo aspettando che le temperature più calde incoraggiano la crescita delle piante. In particolare siamo ansiosi di vedere la ripresa vegetativa delle Rockrose che si è fermata dall’inizio della stagione umida. Il resto delle piante stanno sviluppando bene.
Nel frattempo abbiamo lavorato sull’aspetto amministrativo del progetto. La maggior parte del mese di gennaio è stata dedicata alla stesura della relazione. Abbiamo anche lavorato sulla pubblicazione del bando di gara per la costruzione del tetto verde dimostrazione. L’offerta dovrebbe essere pubblicato nelle prossime settimane. Stiamo anche raccogliendo talee da propagare per i tetti verdi dimostrativi.
Abbiamo davanti a noi un programma pieno impegni per la propagazione delle piante, la costruzione del tetto verde dimostrazione e l’inizio delle prove relative al monitoraggio delle sue prestazioni. Ma siamo sicuri che avremo risultati positivi.
9. La creazione di un DVD
Febbraio 4, 2015
Sono iniziate le riprese per la creazione di un DVD che sarà pubblicato verso la fine del progetto a metà del 2017 . Il DVD fornirà informazioni sul progetto e sui vantaggi di tetti verdi. Il breve documentario, di durata di 30 minuti al massimo, fornirà una panoramica sulla costruzione del tetto verde da realizzare presso l’Università di Malta . Il cortometraggio illustrerà i risultati dei test, la gestione delle acque meteoriche e l’isolamento energetico della costruzione. Le riprese saranno prodotte dal Media Centre (http://www.mediacentre.com.mt/ ) e il soggetto sarà scritto da Maltafilm.
8. Birdlife visita il Progetto Green Roof
Novembre 21, 2014
Siamo stati lieti di accogliere il ricercatore capo di Birdlife, Ben Metager in visita alle nostre prove. Ben era molto interessato a sapere del nostro successo iniziale nell’attrarre invertebrati e in particolare la farfalla Papillio machaon subsp melitensis. E ‘stato anche felice di apprendere che fra i nostri consueti visitatori ci siano il codirosso spazzacamino e la ballerina bianca.
Ben ha commentato: “Entrambi queste specie sono insettivori e sono spesso visti in contesti urbani. Ovviamente si nutrono di invertebrati che si sono insediati grazie alle vostre strutture di prova delle specie vegetali”. Ben ha anche detto che ha trovato il concetto di creazione di tetti verdi molto eccitante se fossero ampiamente adottati a Malta, perché fornirebbero un prezioso habitat per fauna selvatica e migliorerebbero la biodiversità dell’isola.
E ‘stato molto appropriata la visita di Ben perché egli stesso è coordinatore di un progetto europeo Life + anche con sede a Malta, il Life + Seabird Project. Questa iniziativa mira a creare un inventario delle Aree Marine Important Bird (IBA) per tre specie di uccelli marini; la Berta Shearwater (Puffinus yelkouan), del Scopoli Shearwater (Calonectris diomedea), e la tempesta Petrel europeo (Hydrobates pelagicus).
La foto in alto mostra lo scambio di informazioni di progetto e la tee-shirt fra Ben e Antoine Gatt, che come manager del progetto LifeMedGreenRoof ha commentato: “Siamo molto lieti di dare il benvenuto a Birdlife nel nostro progetto;il networking di questo tipo permette lo scambio di idee di cui possono beneficiare entrambi i progetti LIFE +. ”
7. La visita del Ministro al sito del progetto
Novembre 7, 2014
Nonostante la minaccia di temporali, la visita di questa mattina del Ministro per lo Sviluppo Sostenibile, Ambiente e cambiamenti climatici, il signor Leo Brincat al Progetto con sede presso la Facoltà dell’Ambiente Costruito, Università di Malta è stato un grande successo.
Il ministro è stato accolto alla Facoltà per l’Ambiente Costruito dalla Facoltà Preside, Prof Torpiano. A Mr Brincat è stata poi illustrata la struttura dell Progetto LifeMedGreenRoof dal Project Manager, Antoine Gatt e dal suo assistente, Vince Morris.
Uscendo, il ministro gentilmente fornito il seguente commento:
“Oggi stiamo assistendo al primo anniversario di un progetto di ricerca fiorente e dinamico finanziato dall’UE, alla cui attività inaugurale ho avuto l’onore di partecipare un anno fa, presso il Mediterranean Conference Centre. Si tratta di un’idea e di un progetto che ha resistito nelle sue prove iniziali molto bene e che, a regime approccia il tema ambientale sia a livello architettonico che ecologico su un piano superiore. Non è comune trovare un progetto che abbia diverse valenze: oltre a preservare la biodiversità, permette di assorbire l’acqua piovana, favorisce l’isolamento termico e fornisce un paesaggio esteticamente più gradevole, e nel contempo mitiga la calura estiva nell’ambiente urbano. Su base regionale, è anche il primo progetto del genere; ci riempie di entusiasmo e ammirazione, contate sul nostro sostegno “.
6. Sito MAC
Ottobre 2014
Minoprio Analisi e Certificazioni ha appena rinnovato il sito web che comprendeva una breve descrizione del progetto LifeMedGreenRoof e un link al sito web del progetto. Visita il sito MAC cliccando su questo link.
5. Partners incontro
Ottobre 2014
Tra il 30 settembre e il 3 ottobre si è svolta una riunione dei partner tecnici presso la Facoltà dell’Ambiente Costruito dell’Università di Malta. Lo scopo della riunione era la valutazione delle prestazioni degli impianti e quelle dei substrati colturali in fase di sperimentazione sul tetto della Facoltà. Inoltre sono stati discussi i problemi relativi al monitoraggio del tetto verde.
Presenti all’incontro sono stati: Dr Massimo Valagussa agronomo ricercatore MAC, Antoine Gatt e Vince Morris project manager e assistente project manager, rispettivamente presso l’Università di Malta.
Risultato:
Ad oggi le prove praticate sul tetto sembrano promettenti. Le piante hanno attecchito bene e sembrano in buona salute, anche se le piante nel substrato M1 crescono meglio di quelle nel mix M2. Si è deciso di ridurre il volume di acqua e frequenza di irrigazione nel substrato M2 perchè il biochar presente nel mix conserva di più l’umidità all’interno del substrato di coltivazione. Così è stato stabilito un nuovo regime di irrigazione. Invece di irrigare ogni i vassoi di controllo di dimensione 1 x 1m (16 piante ciascuno) con 8lts d’acqua tre volte alla settimana, i vassoi con mix M1 con 12 lts due volte alla settimana e vassoi con mix M2 con 9lts due volte alla settimana. Questo ovviamente è modificato in funzione delle precipitazioni. Visita la nostra pagina Facebook per visualizzare le immagini di vassoi di prova di vegetazione o fare clic su ‘photo gallery’ nel sito.
Nel corso della riunione sono stati discussi il controllo delle proprietà termiche del tetto verde e il potenziale di gestione delle acque piovane. Un incontro con senior Laboratorio Ufficiale della Facoltà si è tenuto per discutere l’apparato disponibile e i metodi che potrebbero essere adottate per effettuare le analisi richieste della manifestazione prestazioni tetto verde.
Un altro incontro si è svolto con Ing Evan Dimech, Assistente, Facoltà di Ingegneria, per discutere di analisi termica per determinare le proprietà di isolamento del sistema tetto verde. Ha menzionato la possibilità di utilizzare immagini termiche, utilizzando una termocamera in modo da poter valutare la temperatura in entrambe le camere sotto il tetto verde e il tetto convenzionale e le temperature della superficie del tetto. Sono necessarie ulteriori discussioni e ricerche per stabilirne la fattibilità.
4. La costruzione di una camera di pioggia a Minoprio Analisi e Certificazioni per testare crescente supporto deflusso
Ottobre 2014
E ‘ormai accertato che i tetti verdi hanno un evidente ruolo nella riduzione inondazioni in aree urbane. Per stabilire lo scarico di acqua dai substrati colturali in un ambiente di laboratorio, viene utilizzato un sistema di misura standard. L’apparecchiatura impiegata per tale analisi è nota come camera della pioggia.
La camera della pioggia è costituita da un bacino non-permeabile di 1 m x 5 m con una pendenza di 2% come per i tetti verdi. I lati del bacino sono idonei ad accogliere campioni di substrato. Lo scopo della camera della pioggia è di imitare precipitazioni di diversa intensità che vanno da 108 millimetri / h a 22mm / h. Si utilizzano contatori dell’acqua e dispositivi elettronici per controllare il volume di acqua di dilavato
Il test è effettuato in conformità con le linee guida FLL (2008). FLL sta per Forschungsgesellschaft Landschaftsentwicklung Landschaftsbau eV che significa ‘Sicietà di Ricerca paesaggistica, sviluppo e la costruzione ‘ e la sigla si riferisce alle Linne Guida tedesche per i tetti verdi.
Come funziona la camera di pioggia?
Il sistema tetto verde da testare viene riprodotto nel bacino della camera e saturato. Dopo 24 ore, viene applicata una pioggia di intensità costante (27lt / m2 in 15 minuti). E’ monitorato il volume di acqua in uscita dal supporto saturo (run-off) in relazione al tempo. Questo esperimento viene ripetuto 3 volte su base giornaliera. Si calcola quindi il coefficiente di scarico che è il quoziente fra il volume di run-off e il volume di pioggia erogata. Questo indica quanta acqua viene trattenuta all’interno del substrato di coltivazione. Pertanto, se in un tetto convenzionale con una superficie piastrellata il coefficiente di scarico è 0,9 (non tutta l’acqua che cade sul tetto andrà giù per lo scarico, una piccola percentuale rimane sul tetto), a seconda del tipo di substrati di coltivazione impiegati, il coefficiente di un tetto verde può variare fra 0,1 e 0,7. La camera della pioggia è operativa e con essa sono stati valutati i substrati da impiegare sul tetto
3. Prove per testare la risposta delle specie autoctone e dei substrati di coltivazione ai tetti verdi
Settembre 2014
I test sono in corso come si può vedere nella galleria fotografica di questo sito e la nostra pagina di facebook (https://www.facebook.com/lifemedgreenroofproject). Le piante stanno bene anche se c’è già una marcata differenza di prestazioni delle piante sui due substrati. È necessario più tempo però per trarre conclusioni definitive
Le specie vegetali più promettenti finora includono la lavanda (Lavandula sp. ), l’albero del sale Maltese (Darniella melitensis), l’Inula (Inula crithmoides), e il Sedum sediforme. Di particolare nota è l’Antirrhinum tortuosum, ha mostrato una buona crescita e fioritura.
Altre piante che presentano infiorescenze sono il Teucrium flavum, Senecio bicolor, e Inula crithmoides. L’irrigazione è in effettuata tre volte alla settimana, ma ci auguriamo che sia ridotta drasticamente dopo il primo anno, quando le piante saranno ben attecchite.
Sono comparsi alcuni visitatori nelle prove: gli invertebrati, soprattutto insetti. La documentazione fotografica è stata pubblicata sulla nostra pagina facebook. Sono stati identificati l’insetto Spilostethus pandurus, formiche, ragni (il ragno saltatore e il granchio ragno), le farfalle cavolaie e una cicala. Con le fioriture di altre specie nei prossimi giorni (ad esempio la lavanda) e con la stagione calda, si prevede la comparsa di nuovi visitatori.
2. Sono iniziati i test per la definizione dei substrati
Marzo 2014
Sono iniziate le prove per la messa a punto del substrato ideale per il verde pensile sia in Italia che a Malta. I test di laboratorio sono eseguiti da Minoprio Analisi e Certificazioni S.r.l. (Mac), e le prove sperimentali da Fondazione Minoprio, entrambi partner del Progetto. Substrati nativi di Malta sono stati inviati a Mac per la loro caratterizzazione ai fini di includerli come componenti dei substrati. Materiali saggiati: uno spaccato di globigerina (materiale calcareo locale usato nelle costruzioni), un materiale calcareo di origine corallina, sabbia prodotta da uno spaccato di calcare corallino, calcestruzzo frantumato, compost prodotto dall’impianto della Wasteserv Malta a Marsascala. Tutti i materiali, ad eccezione del compost, sono utilizzati nell’industria delle costruzioni e sono facilmente disponibili sull’isola di Malta. Il team di progetto è alla ricerca di altri materiali, possibilmente scarti industriali, che potrebbero essere riciclati invece che essere smaltiti in discarica. Verrà saggiato anche un nuovo materiale – il biochar – come componente dei substrati; i test effettuati ad oggi sono molto promettenti.
Il terreno naturale non è adatto al verde pensile a motivo del suo peso e del compattamento che nel tempo si riscontra. Queste caratteristiche influenzano la performance delle coperture a verde e lo sviluppo delle piante. I substrati idonei per il verde pensile sono costituiti da materiali inorganici leggeri addizionati con ridotte quantità di componenti organici. L’utilizzo di substrati pronti per le coperture a verde potrebbe non essere idoneo a particolari condizioni climatiche; di conseguenza il progetto si propone di formulare substrati adatti al clima del sito di impianto. Le materie prime verranno sottoposte a rigorose procedure standardizzate di prova.
Si prevede di definire la composizione dei substrati entro il mese di marzo; di seguito verranno saggiati “on site” a Malta e in Italia in cassoni appositamente allestiti. I test verificheranno la compatibilità dei substrati con la crescita delle piante.
1. E’ stato assunto il capo-progetto e l’assistente di supporto alla ricerca
Ottobre 2013 – Febraio 2014
E’ stato nominato il capo-progetto, che avrà la responsabilità della conduzione delle varie attività del progetto. Si tratta di Antoine Gatt, un architetto paesaggista con esperienza nella gestione e nel coordinamento di progetti finanziati dall’UE e nella conduzione di progetti legati alla sostenibilità delle aree urbane.
Dopo due bandi per la presentazione di candidature è stato inoltre assunto un assistente di supporto alla ricerca per aiutare il capo-progetto nella gestione ordinaria del progetto. Si tratta di Vince Lloyd Morris, architetto paesaggista di nazionalità gallese che possiede anche una laurea in Scienze dell’Educazione, ed ha una esperienza nella conduzione di progetti europei.